Scritti giovanili 1912-1922
Ma molte altre direzioni stilistiche s'intrecciavano a Roma nel decennio dell'operosità di Borgianni.
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Queste erano adunque, brevissime, le sorti dell'arte di Caravaggio nel primo quarto del seicento, a Roma.
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Qualità eccezionali, dunque, ma spesso impossibili a fondersi e ad unifìcarsi e che perciò vanno godute nel tempo.
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resto e ci richiama alla decadenza, nel mirabile accordo sugoso del rosso lampone della tunica incastonato profondamente nel cielo d’azzurro caldissimo
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Ultima conseguenza necessaria: una più miseranda composizione, nel semplice situarsi di una sola persona!
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In altre parole questi sono in gran parte materiali preparatori che dovranno servire a fare storia nel secondo volume. Così questo primo non pretende
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Venne infine lo stesso Merisi nel 1607: ed era allora nel momento più sano ed equilibrato, più classico della propria attività, se si pensi che oltre
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La stessa iniziale intrusione di elementi di disegno siglato in un complesso essenzialmente ancora caravaggesco è nel delizioso nudetto che da pochi
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Nel caso di Rembrandt è il rinserrarsi nella manovalità della tecnica che gli turba il giudizio, nel caso di Rubens è lo stesso banale compiacimento
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I termini estremi della sua vita possono delimitarsi soltanto con approssimazione circa 1565: circa 1638. Dal 1588 al 1620 è attivo in Roma; nel 1621
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Noi crediamo che seguitando Orazio in questo periodo ad intimarsi nello spirito del maestro, sia giunto tant'oltre nel comprendere quel senso di
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del piviale, il verde lanoso nel giovinetto, gli incarnati chiari, e freschi. Passano silenziosi nell'ombra i toni di ebano, di marrone profondo
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Così sorse l'anfibia scena cortese della Salvazione di Mosè nel 1630. La portata storica di questa trasformazione sta nel fatto già accennato che
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VITA DELLA GENTILESCHI SECONDO IL DE RINALDIS (Catalogo della Pinac. di Napoli, 1911): Nacque a Pisa nel 1590. Si educò sugli esemplari di Guido e
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, coll'espansione delle sue nuove forme che ne germinavano. Fin dopo il 1313 fu in patria; nel 1317 era a Napoli alla corte di Roberto d'Angiò con
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Mantegna si vede a Belluno, a Cesena, a Perugia e nel Museo Campana.
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Sentiamo troppo certo e corposo nel modellato all'antica il viso della Giovane; ed ecco un rapido quadrante di ombre ritagliò su quel viso, sognando
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Il problema statuario del San Sebastiano, che il Sansovino aveva ricercato giovanissimo nell'altare di San Lorenzo a Monte San Savino, poi nel Cristo
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pronto ad assimilare tutto ciò che gli piacesse, fosse in Salvator Rosa il cui quadro del Purgatorio gli servì per quello ora a Vienna, fosse nel
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Carstens nacque nel 1754, morì nel 1798, e fu avversato a Roma dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo a Tischbein e a Goethe.
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correntianteriori non leonardesche. Buone aperture a ciò erano stati gli studi del Cook su Baldassarre d'Este e gli ardimenti del Venturi nel togliere
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Nel 1903 entrò nel K. Fr. Museum una bellissima statua di Re David in atto di suonare l'arpa, la quale rimase senza attribuzione finché il Wulff ebbe
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Dopo che la basilica di San Salvatore fu nel '700 completamente ricostruita, Vito d'Anna ne eseguì gli affreschi della cupola rappresentanti il
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L'importanza sta per noi non tanto nel lato dell'indagine museografica, quanto nel fatto che nulla come i documenti e le lettere esumate da Vincenzo
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Alcune conclusioni di quest'ordine esteriore, e che tuttavia preme rilevare, fissano precisamente nel 1663 la bella cappella che Giacinto Brandi
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Eppure! hanno fatto la toilette a Santa Sabina; tanto essa pareva sconveniente agli esteri d'ufficio, nel suo secolare négligé!
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Si parla adunque del metodo da seguire nel sorgere e nell'accrescersi delle collezioni, nella costruzione di un museo e nell'installazione degli
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tradizione «gotica» e della classica nel gusto italiano del periodo barocco (p. 20-21). Rilievi sulle tendenze rinascimentali e classiche nel Settecento
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«Introduzione». (Qui non c'è molto di nuovo nel quadro d'ambiente dell'Italia settecentesca).
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Interessante studio, ben corredato d'illustrazioni, su questo quasi ignoto ma fertilissimo cremasco, nato nel 1590, morto nel 1656, e attivo
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Alla svalutazione dell'arte romanica italiana tentata dal Mâle nel noto articolo della «Gaz. d. B.-Arts» (vedi pag. 443), il Porter replica
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Chiare influenze sono nel portale di San Celso, circa del 1125; altri imitatori lavorarono a Nonantola poco dopo il 1121; Nicolò, il grande allievo
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Ora, un po' di biografia di cronologia di documenti. Nacque nel 1613, morì nel 1699.
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raccolta del Re di Rumania, la Dama Veneziana in abito di Diana, nel Museo di Berlino; e, sempre a Berlino, nel Grauen-Kloster-Gymnasium, il ritratto di
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Spesso vagabondo per l'Europa, Perroneau morì, pO'Vero, a Leida nel 1783.
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Qui cadono alcuni riscontri di fatto. Nel 1298 Filippo il Bello inviò a Roma il pittore Etienne d'Auxerre. Egli ebbe agio di conoscere l'opera di
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, o nel Carraccesco, o nel Cortonesco o nel Marattesco.
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nel pittor franzese, siccome, ch'io 'l sappia, non vi si provò mai. Quivi appar tutto versato nel Cortona; con la stessa facilità del Cortona, con le
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luganese e d'altri parecchi; nella Germania bassa, oltre che nel già detto Loth, nel Sandrart e in più altri; in Napoli nel Giordano per momenti e
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Gentileschi cui io l'avevo avvicinato nel 1916). [Nel 1928, nel mio libretto sulla Galleria Borghese, mi provai ad accostarlo, ma sempre per ipotesi, al
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dipingendo questo mondo, così nel formare e produrre nuove forme e figure, come nel vestire i vari abiti propri ad ogni stato, come nell'edificare e
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Eppure quale fu la sorte di Piero nel corso della pittura italiana, o, almeno, quale apparve fin qui?
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Dopo che Mantegna concepì un mondo marmoreo e Donatello concepì un mondo di bronzo sbalzato anche nel marmo, ognuno dei pittori educati a Padova si
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Nel Ritratto Borghese, sebbene primitivo e caduto sopra un modello poco architettonico in sé, ricerca la costruzione per mezzo della posa rigirata
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Dietro i due santi laterali il paese va abbassandosi di molto senza più avvalersi dei gironi salienti di Mantegna e la stilizzazione dell'acqua nel
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appollajare esattamente nel varco della finestra aperta nel marmo del trono.
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forme regolari, a spiani semplici e larghi, riforma dei tipi che, nel Santo Vescovo e nel vecchio apostolo di destra, presentano le nuove larghe fattezze
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Anche nel San Giorgio, paesaggio riformato, con poche masse di terreno assolato, tronchi d'alberi esili ma lambiti appena contro il cielo per valore
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Ed ecco le persone s'incassano verticalmente come colore nel paesaggio che abilmente distanziato appare in totale come un complesso di chiazze gialle
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Il Cristo trasfigurato nel centro, s'include nel panneggio sfaldato largamente, come un pilastrino immobile d'alabastro. Gesto statico e simmetrico
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